Tutto quello che devi sapere sui mouse da gaming
I mouse da gaming vengono utilizzati dai giocatori competitivi e dai videogiocatori per avere una maggiore ergonomia, riducendo l’affaticamento durante le sessioni di gioco, e ottenere le prestazioni migliori grazie a sensori dedicati per ottenere la massima precisione nei movimenti. Il design è parte integrante delle caratteristiche del mouse da gaming e non è solo un fattore estetico, quest’ultimo arricchito dalla presenza di LED RGB. Ogni mouse che si rispetti ha un software dedicato per modificare le combinazioni di colore e le funzioni dei tasti dedicati, rendendolo un elemento personale e sfruttabile a 360 gradi da qualsiasi tipo di giocatore.
I mouse sono disegnati e assemblati per garantire la comodità ai diversi tipi di mano, presa e gioco, modificando altezze, grandezza e aggiungendo tasti per gestire molteplici funzioni. La caratteristica costante e comune dei mouse da gaming è la presenza di tasti laterali, tipicamente con la funzione di pagina su e pagina giù, per permettere più funzioni alla mano.
Forma e Impugnatura
I mouse si differenziano in grandezza e variano in millimetri, non riportando una vera nomenclatura. Le case produttrici variano in base alla linea che vogliono proporre e al tipo di giocatore, creando mouse in media ~120/125mm di lunghezza. Quando questa misura scende sotto i ~120mm i mouse possiamo considerarli “mini”, per chi ha le mani piccole, mentre se sopra i 125 per chi ha una mano più grande.
Ognuno impugna il mouse a modo proprio sfruttando le articolazioni della mano, dividendo i tipi Grip (impugnature) in 3 categorie:
– Palm Grip: chi sfrutta questa presa poggia l’intero palmo sulla scocca del mouse e lo tiene saldamente con le dita, tenendo il polso sulla scrivania e “inglobando” la periferica durante i movimenti;
– Fingertip Grip: questo grip include l’utilizzo della punta delle dita e un distacco del palmo e del polso, alzando completamente la mano rispetto al mouse;
– Claw Grip: Come suggerisce il nome si forma una “pinza” o “artiglio” stretta con le dita, appoggiando leggermente il palmo sul mouse e tenendo il polso alto.
C’è anche un quarto grip chiamato “Hybrid Grip” (impugnatura ibrida) che comprende le 3 precedenti.
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Il Sensore
I sensori dei mouse si dividono in due grandi famiglie:
– Ottico / LED: utilizza una fonte di luce LED che analizza la superficie su cui si trova il mouse e ne interpreta il movimento, rendendolo identico su uno schermo;
– Laser: il funzionamento di questo sensore è il medesimo del LED con la differenza di essere visibile e a raggio, ma giova di grande precisione e può essere sfruttato su più superfici.
Ogni sensore possiede diversi valori di “calibrazione” in base alla scelta del produttore, uno regolabile e l’altro con valori selezionabili ma preimpostati.
Nel primo caso parliamo dei DPI, “Dots per inch”/”Punti per pollice”, e si riferisce alla sensibilità del mouse. Maggiori saranno i DPI selezionati, maggiore sarà la sensibilità di movimento.
I giocatori di FPS preferiscono giocare con dei DPI molto bassi, fra i 300 e i 700, poiché più precisi anche se più lenti.
I DPI alti non sono per tutti e sono adatti a poche categorie di gioco, in particolare per chi gioca a strategici dove dove sia il cursore conta leggermente meno, l’importante è sfruttare l’istante.
Il polling rate è il valore che gestisce quante volte in un secondo il sensore calcola il movimento e viene calcolato in hertz. Di base i mouse vanno a 125hz. Il valore più ottimale e usato è diventato quello dei 1000hz per coprire tutto con precisione. Questi valori alti richiedono anche una macchina che li sappia calcolare in tempo reale e sono più dispendiosi a livello energetico, soprattutto si utilizzano mouse senza filo.
I Tasti
Grazie ai software dedicati e forniti dalle case produttrici, quasi tutti i mouse da gaming possiedono dei tasti programmabili e non solo associati ai movimenti di pagina.
I Classici “destra” e “sinistra” sono stati rivoluzionati nel tempo sulla loro componente meccanica.
I bottoni più usati del mouse hanno uno switch come quello delle tastiere riprodotto in forma ridotta e, come queste, deve fare un movimento meccanico per essere attuato e registrato. Col tempo la parte di “leva” e pressione del mouse è stata sostituita, convertendo il tasto meccanico in un tasto ottico munito di laser, molto più veloce rispetto ad un’attivazione con switch.
Tipicamente si hanno due tasti laterali in base alla mano dominante, definendo quindi i mouse per destrorsi, mancini e ambidestri, e sono i più diffusi fra i giocatori di FPS e chi vuole avere una periferica prestante. Esistono anche mouse dedicati ai MOBA e gli MMO con anche una dozzina di tasti laterali, ognuno programmabile per utilizzare una combinazione di tasti singoli o sequenziali, così da facilitare le combo e le azioni in gioco. Anche questi nel tempo sono stati convertiti in tasti con switch meccanici.
Oltre alle funzioni integrate nei giochi, i mouse hanno anche tasti dedicati per cambiare i DPI per aumentare o diminuire al volo e con una pressione la velocità del sensore.
Alcuni mouse possiedono tasti programmabili ai lati della rotellina, aumentando dai 5 totali a 7 o più, compresi ovviamente i bottoni laterali e i due fissi.
La connessione
I mouse, come le tastiere, hanno due tipi di connessione: Cablata e Wireless.
Il mouse cablato giova di velocità e immediatezza nell’invio delle informazioni, ma col tempo anche i mouse Wireless sono diventati immediati quanto la loro controparte.
I senza fili possono dividersi in wireless “puri”, quindi senza alcuna porta per ricaricare il mouse sfruttando delle pile, o “ibridi” con quindi una porta dedicata per la ricarica della batteria o connessione fisica per sfruttare i vantaggi del cavo.
I ricevitori possono essere proprietari, dedicati e sviluppati per un marchio specifico di mouse, o bluetooth rendendoli adatti a ogni dispositivo con antenne.
Gli accessori
I mouse col tempo hanno ricevuto diverse componenti accessorie e personalizzabili.
Se wireless alcuni hanno basi di ricarica, altri cavetti dedicati e a spirale in tessuto, ma le parti più interessanti sono arrivate nei tempi moderni con l’avvento dell’esports.
I mouse variano in peso e dei modelli hanno in dotazione nella scatola dei veri e propri pesetti da montare sotto la scocca o si è tentato di puntare sempre di più al minor peso per le esigenze del giocatore.
Le pulsantiere citate prima per i MOBA e per gli FPS sono diventate modulari e quindi smontabili in alcuni mouse, permettendo di comprare un singolo esemplare e renderlo ibrido per tutti i tipi di gioco.
I “Mouse skates/feet” (piedini del mouse), fondamentali per il movimento fluido, si sono rivoluzionati non solo lanciando nel mercato una versione adesiva da applicare sul fondo, ma anche il materiale è stato cambiato; Da PTFE (Politetrafluoroetilene) si è passati addirittura al vetro per una maggiore mobilità e robustezza.
Seguendo la riga degli skates anche i tappetini sono stati aggiornati, da semplice tessuto, a gomma e infine a vetro di pregevole fattura.
Tutto molto interessante, ma quale scelgo?
I mouse da gioco son una componente fondamentale per videogiocare competitivi e che vogliono un comfort completo, adatti a ogni tipo di esigenza, stile e forma. Scegliere il mouse perfetto per se è un’impresa che dipende da tanti fattori e descrizioni che potrebbero cominciare a rendere la scelta difficile o adatta in tante opzioni.
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